FILOSOFI MEDIEVALI
La comunità cristiana presente a Roma viene dapprima perseguitata, ma successivamente, nel
313, l'imperatore Costantino I concede la libertà di culto ai cristiani tramite un editto. Circa 70 anni
dopo, l'imperatore Teodosio I dichiara il cristianesimo religione ufficiale dell'impero romano.
Ma perchè il pensiero cristiano ha così tanto seguito?
Il filosofo cristiano non ha il compito di scoprire la verità (essa è già data),
quanto più quello di interpretarla, affinchè essa possa essere compresa da tutti.
Il cristianesimo si rivolge agli uomini di buona volontà, in particolare gli ultimi,
che permettono tale adattamento, costituendo così una comunità dal carattere non più elitario.
Se nella filosofia classica viene valorizzata la virtù, in quella medievale viene quindi valorizzata
l'umiltà.
La filosofia cristiana recupera alcuni temi platonici, aristotelici e neoplatonici, in particolare i temi
metafisici, rileggendoli alla luce della teologia. È chiaro perciò come essa sia un sincretismo da
una parte, ma anche un antitesi dall'altra. Alla radice c'è il cambiamento dello statuto della verità:
se prima l'approccio era laico, ovvero che la verità doveva essere cercata (ciò comportava anche
il non trovarla, come nel caso di Gorgia, in cui l'esito della ricerca era nichilista), ora è di tipo
cristiano, in cui la verità è data.
La filosofia cristiana si divide in due filoni:
- La Patristica, ovvero "dei padri della chiesa", coloro che si sono occupati di definire i dogmi, verità ritenute inconfutabili (ovviamente tali per chi ci crede, è questione di fede). Tra di loro si ricorda Sant'Agostino, che tenta di definire i dogmi combattendo coloro che li mettono in discussione, che si comportano come se non esistesse una verità rivelata: gli eretici.
- La Scolastica, ovvero la seconda fase della riflessione cristiana. Il termine deriva dal greco "scholè" ("scuola", riferito ai centri culturali del Medioevo, ovvero monasteri ed università) e fa riferimento alla riflessione sull'esistenza di dio svolta nelle università. Gli scolastici si dedicano infatti alla dimostrazione (logica) dell'esistenza di dio. Tra le figure più importanti si ricordano San Tommaso d'Aquino e Sant'Anselmo d'Aosta.